sabato 2 maggio 2009

La città vecchia. (Racconta Poker)

L'Ottavina di Dio è il romanzo di un viaggio... che ci ha portati in mezza Europa. Ma a volte i viaggi possono essere più brevi e farci ugualmente volare per mondi passati, sconosciuti, affascinanti, sognanti. Bico e io ne abbiamo fatto uno, poco tempo fa, di questi brevi viaggi, poco più che una passeggiata rispetto alle migliaia di chilometri che ci siamo sorbiti alla ricerca di Paolo Saturno. Siamo stati a Genova, stavolta, sulle "tracce" di Fabrizio De Andrè. Genova è una città antica, anzi, vecchia, come diceva Faber. E' una città che profuma di salsedine e di spezie, è una città con i suoi vicoli stretti dove il tempo sembra si sia fermato.



Non sto a dire il motivo per cui siamo finiti a Genova... è un'altra di quelle avventure in cui Bico riesce sempre a trascinarmi, chissà, magari un giorno sarà raccontata anche questa, intanto mi preme di sottolineare il fascino che questa città ha esercitato su di noi (sì, anche per Bico è così, anche se era distratto da tutt'altra situazione).
Genova sono i suoi carrugi o caruggi, non ho ancora capito bene qual è la dicitura giusta, dove si trovano facce di mille sfumature, sguardi che hanno delle vite da raccontare e Genova, è soprattutto la musica di Faber.



In Via del Campo c'è un negozio... e in questo negozio c'è Faber...




A Genova si vedono le Bocche di Rosa nei vicoli, di giorno, a Genova c'è Sinàn Capudàn Pascià, c'è il Pescatore e le Anime Salve (o non ancora salvate, chissà). E ci sono i quattro pensionati mezzi avvelenati al tavolino, a stratracannare, a stramaledir, le donne il tempo ed il governo.
C'è tutto questo a Genova o me lo sono immaginato? Io l'ho visto... e l'ho sentito, così come lo cantava Lui.




Con la sua chitarra, con la sua voce, con la sigaretta sempre stretta fra le dita.
E fra i vicoli di Genova abbiamo camminato, abbiamo corso, ci siamo perduti, ci siamo ritrovati, ci siamo infilati nelle osterie... abbiamo assaggiato "A' cimma"




E a Genova c'è anche una certa sala biliardi in cui... beh, ma di questo è prematuro parlarne ora. Forse un giorno lo faremo, o lo farà qualcun altro. Chissà!
Ah, dimenticavo... a Genova c'è ancora (fino al 21 giugno) una bellissima mostra dedicata a Fabrizio De Andrè. Noi l'abbiamo vista. Io la consiglio vivamente.

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