mercoledì 17 giugno 2009

Lo chiamavano Il Profeta (Racconta Bico)

Era l'estate di una ventina di anni fa, in una infuocata e semideserta Roma. Una delle tanti che trascorrevo nella capitale, in compagnia di mio nonno, il "Francese".
Ricordo che ero seduto al tavolo con un simpatico ometto, che mi stava insegnando come si trucca un mazzo di carte, quando lo vidi entrare per la prima volta. Era alto, altissimo, il volto magro e scavato e candidi capelli lunghi. Indossava una camicia hawayana e pantaloni beige. L'occhio mi cadde più in basso, era a piedi nudi. Mi voltai istintivamente verso mio nonno, che stava pulendo delle tazzine da caffè dietro il suo bancone. Il nonno non ricambiò il mio sguardo; senza dire una parola prese una bottiglia di Strega e la mise sul banco. L'uomo coi capelli bianchi la prese e poi si diresse verso il tavolo cinque. C'erano due ragazzi che giocavano e quell'uomo se ne rimase in disparte, accendendosi un mezzo sigaro. Quando i due ragazzi lo videro gli lasciarono immediatamente il tavolo. Quello non disse niente, prese una stecca e si mise a giocare.
Da solo e con una sola palla. La faceva rotolare da una parte all'altra del tavolo, alternando sorsate di Strega e tirate dal mezzo toscano.
E poi iniziò a parlare, anzi, a bestemmiare.
Tirava e bestemmiava, seguiva la palla e bestemmiava, beveva e bestemmiava, fumava e bestemmiava.
Non in modo incazzato o nervoso, anzi, pronunciava quelle bestemmie in modo lieve, a volte quasi cantando.
Nessuno si avvicinava, anzi, nessuno sembrava farci caso. Chiesi al mio amico baro chi fosse, ma lui si limitò a scuotere la testa.
-Allora, mezzasega, lo vuoi imparare o no a farti entrare l'asso al momento giusto?-
Non gli risposi e raggiunsi il nonno dietro al banco.
Lui mi rispose che quell'uomo era "Il Profeta." Veniva nella sala da quasi trent'anni, senza una cadenza fissa. C'erano periodi in cui lo vedevano tutti i giorni, c'erano periodi in cui poteva stare un anno senza mettere piede là dentro. Nessuno sapeva come si chiamasse, dove abitava o cosa facesse o avesse mai fatto nella vita.
Per tutti era "Il Profeta" l'uomo che veniva, prendeva una bottiglia di Strega, giocava da solo con una sola palla, fumava il sigaro, bestemmiava per tutto il tempo, poi pagava il tutto e se ne andava via.
Sempre a piedi nudi, estate e inverno, sole o pioggia che fosse.
Fece così anche quella volta e le altre volte (poche in verità) in cui rividi quei suoi lunghi argentei capelli fare capolino nel bar, accompagnati dal suo passo leggero a piedi nudi.

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