sabato 8 agosto 2009

E bisognava volare... (Racconta Poker)

E rieccoci qua dopo un mese di assenza. E sono state vacanze anche per noi, vacanze vere stavolta, non condite da nessuna avventura particolare (e per fortuna). Vacanze sulle "tracce dell'Ottavina", passate in compagnia di una persona straordinariamente piacevole. Un uomo alto, grande e grosso, che porta quasi sempre un fazzoletto legato al collo. Un uomo tornato in Italia dopo tanti anni di vagabondaggio in giro per il mondo, che vuole trascorrere questo suo tempo attuale in luoghi conosciuti, facendo cose normali, dopo aver passato una vita intera a nascondersi, ad arrangiarsi, a prestare la sua abilità, la sua arte alla pura e semplice sopravvivenza. Ci ha chiamati (sorprendendoci) qualche settimana fa, chiedendoci di trascorrere un periodo con lui. Bico era al settimo cielo, figuriamoci... saltava come un grillo all'idea. Io un po' meno, veramente, avevo altre aspettative per queste vacanze, che avrei voluto trascorrere in compagnia di... eh, vabbè, ma non mi va di rivelare troppo. Diciamo in buona compagnia, ma alla fine, lo schizoide del mio amico mi ha convinto anche questa volta.
"Una settimana al massimo poi ce ne andiamo via, dai!" diceva.
E invece siamo rimasti un mese, a mangiare, bere, chiacchierare, fare giri in macchina e a piedi, bagni in mare, escursioni in montagna, a sentire il nostro nuovo amico che ci raccontava delle sue avventure sparse in trent'anni di vita e di viaggi in tutto il mondo.
Hanno pure giocato a biliardo e allora sì che Bico era contento, di poter "intrecciare" la stecca con lui. Eccome se era contento. Abbiamo anche conosciuto persone interessanti, molto interessanti... (quel maligno direbbe che mi sono innamorato almeno 4-5 volte in questo periodo, ma non è vero niente).
Insomma... a conti fatti è stato un buon mese e che ci ha ricordato un periodo intenso della nostra esistenza, quando ci siamo scorrazzati per mezza Europa alla ricerca di un'intuizione, di una leggenda, di... un colpo.
E che si è rivelata molto, molto di più.
Tutto sommato ne è valsa la pena, sì...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bhè un mese di assenza/vacanza è assolutamente giustificato.
Io sono assente fisicamente dalla patria ma onnipresente in questa macchina infernale chiamata internet.
E nel luogo in cui sono mi diletto anche io con il biliardo... mostrando più la fortuna che la bravura sinceramente. E giocando con inglesi, svedesi ed irlandesi ubriachi vincere non è che sia così difficile.
Ora torno a godermi queste ultime giornate dove finisce il Mediterraneo e comincia il Medio Oriente...A presto.
Un abbraccio...
V.

Bico&Poker ha detto...

E allora, potresti raccontarci una di queste partite, con inglesi, svedesi o irlandesi ubriachi...perché ci dev'essere del fascino a giocare là dove finisce il Mediterraneo e comincia il Medio Oriente, "là dove si perde la terra dentro al mare fino quasi al niente e poi ritorna terra e non è più occidente.." ci perdonerai la citazione di Guccini. :-)