giovedì 9 aprile 2009

UN LIBRO (Racconta Il Francese)

Me ne stavo a bighellonare come al solito quando un compagno di sventure, da un altro padiglione mi si avvicina ghignando.
"E ora questo che cazzo vuole?" Mi domando accendendomi una sigaretta sulla parete (da queste parti trovare fuoco non è mai stato un problema).
Ha in mano un libro. La copertina mi sembra verde.
Si avvicina e mi mostra la quarta ammiccando "E bravo Francese, sei diventato famoso!"
"Ma di che stronzate parli?" gli chiedo a brutto grugno.
Afferro il libro e leggo testualmente un virgolettato:
"Ogni colpo ha la sua storia e la storia la conoscono tutti. Ma a farla sono in pochi." Firmato "Il Francese".
Mi ricordo perfettamente il giorno in cui pronunciai quella frase, tanti anni fa, a Tangeri. Era la finale del campionato del mondo di biliardo del 1976.
"Da dove arriva 'sto libro?" chiedo esterrefatto.
"Beh sai Francese, da noi non si sa come passare il tempo e si legge molto."
Già, questi merdosi della "gola" che come contrappasso devono semplicemente digiunare e non fanno un cazzo dalla mattina alla sera per non sprecare energie!
"Te lo presto se vuoi, l'ho già letto trentasette volte." conclude. Non ve ne stupite, quando si ha davanti l'eternità è il minimo.
Ho giusto il tempo per dare una sfogliata, tra cinque minuti riprende il mio turno in miniera (già, in miniera; per chi non ha mai lavorato nella vita funziona così).
Apro qualche pagina a caso. E ti pareva! C'è di mezzo quella canaglia di Bico! L'ho tirato su a pane e biliardo e adesso che fa? Mi perde tempo a scrivere un libro anziché allenarsi con la stecca!
Fammi leggere meglio... uhm si è messo in testa di trovare Saturno insieme ad uno che si chiama Poker...
La sirena mi sta assordando, devo proprio andare o quel vecchio diavolo del guardiano si incazza sul serio.
Però penso proprio che stanotte un'altra sbirciatina la darò. L'Ottavina di Dio... sì. Penso proprio che lo leggerò.

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